Ciao cari; mi sono accorto che la frequenza dei miei post dipende in qualche modo anche dalla qualità delle vostre risposte: post brevi e incisivi come quello di dav o affettuosi e fraterni come quelli di mi pier giordana o roberto mi spingono a pensare che alla fine i miei deliri qui dentro effettivamente servono a stimolare e innescare sinergie coi pensieri di altri. Vero che ognuno alla fine rimane coi suoi nodi da districare, ma è comunque bello aver creato uno spazio in cui certi pensieri si rendono visibili agli altri invece di restare dentro le teste della gente che cammina per strada.
Pigro: se c’è un atteggiamento che mi descrive in questo periodo, è questo. Mi sveglio tardi, sto alzato fino a tardi la sera. Disegno oggetti per la premiata ditta, imparo archicad in vista di una collaborazione con studio fiorentino e nuoto molto (forse la guerra dichiarata alla pancetta nel clima pre-costume, forse una voglia di essere attivi almeno fisicamente se non mentalmente). Comunque non mi ammazzo di lavoro e mangio occasionalmente.
Ieri la cara Symian mi ha offerto un’entrata a scrocco al mega fitness centre della virgin alle porte di firenze. Un’intera città, quasi, devoluta alla cura del corpo e all’attività fisica, oltre che al narcisismo. Come mi mancava la sauna, e il bagno turco, e l’idromassaggio. Un’ambiente quasi totalmente liquido con una ampia gamma di temperature e densità. Un altro livello di pensiero si rende improvvisamente accessibile solo sottoponendo il corpo a dei cambiamenti di temperatura. Incredibile. La doccia-nebbia, la sauna con le luci cangianti verdi e blu marca lo scorrere del tempo e nel calore estremo ogni gesto assume una caratteristica definitiva dalla connotazione quasi spirituale. In queste situazioni l’unica cosa che veramente manca per renderle perfette è la comunicazione fluida fra i partecipanti, che rimangono sempre un po’ sulle loro, un po’ per istintivo riserbo, un po’ per diffidenza fiorentina. Mi ci vorrebbe almeno una volta alla settimana, penso. L’unico trascurabile problema è che l’iscrizione costa cara e il posto non è fruibile senza macchina. Roba da stipendiati, e pure stipendiati bene, che a noi professionisti fai-da-te è preclusa, almeno a questo livello.
Nei prossimi weekend ho in serbo viaggi: con luza a roma e al giardino dei tarocchi per pasqua, poi al salone con gli studenti, poi in sicilia a trovare il Cisco che sta lavorando in teatro. Non dovrebbe essere troppo difficile trovare qualcosa di produttivo per riempire gli interstizi.
Vi bacio e vi auguro buona pasqua, se non ci risentiamo prima.
6 risposte a Ciao cari; mi sono