Sono cadavere, ti dico… uno stress indicibile. Batte quasi una giornata di lavoro londinese, con blocco in metropolitana e tutto il resto.
Pero’ adesso almeno questa e’ fatta, aspettiamo fiduciosi il risultato. Se le casine a schiera col tetto a falda gli garbano, fra una quindicina di giorni mi aspetta l’altro massacro per via orale.
Che strano: in una giornata di pioggia per attraversare il centro di Firenze ci si mette lo stesso tempo che ad attraversare quello di Londra, che e’ 10 volte piu’ grande. Ma questa e’ l’equazione della congestione: aumentando la distanza moltiplicata per gli ingorghi il tempo di percorrenza diventa iperbolico e virtuale. Ovvero, ti ci potrebbe volere un’ora come cinque.
Nota di allegria e deilizia urbana: un’installazione di chi non so (mi riprometto di indagare) alla fermata ataf in via cavour/piazza duomo: una serie di quadrati adesivi giallo cromo sparpagliati sul marciapiede bagnato, come una spruzzata di pixel luminosi e sorridenti, alzi gli occhi e OH! sul segnale del bus stop si e’ radunato uno sciame di farfalle gialle di plastica, evidentemente imparentate (forse generate?) dalla spruzzata di pixel sul marciapiede.
In certi momenti basta proprio poco per farmi felice.
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Mi chiamo Federico, laureato a Firenze nel 96, recentemente approdato a Bologna dopo 7 anni a Londra e svariati a Firenze. A Londra, in cui vado spesso, ho avuto una lunga parentesi da Will Alsop, e il sogno di quel continuum fra oggetti, mobili, architetture e masterplan continua a tenermi impegnato, insieme all'insegnamento e altre amene attività. A parte quando mi ritiro in isole di pigrizia autocostruite che tento di difendere strenuamente dall'avanzata delle truppe del profitto mio schifo tuo. Questo è il mio blog personale e mi assomiglia molto. Get ready for the ride...
5 risposte a Sono cadavere, ti dico…