Soffocante midweek con brio e scazzottata finale.
Colonna sonora: Radiohead, hail to the thief…
Day in, day out. In un posto come Londra, i vantaggi di vivere in una metropoli si sentono solo se uno se li va a cercare. Una cappa sentimentale opprime e avvolge, elettricita’ statica che si accumula e nessuno che venga fuori con un’idea qualsiasi per scaricarla in maniera innocua. Come i bambini e gli animali, a volte penso che gli inglesi non abbiano un’anima (l’ho gia’ detto? Chiedo venia). Io aspetto una mano gentile, un tocco umano, e ho bisogno di qualcosa di nuovo da leggere. Non ho tempo… per nulla, ma lo trovo, sacrificando in rotazione le pulizie di casa, i contatti e la vita sociale, la manutenzione del corpo e dello spirito, l’alimentazione e la pazienza. Prendi la vita, le abitudini e frullale come un fenachitoscopio… cosa vedi guardando attraverso le fessure? Figurine animate o un a macchia sfuocata indistinta che si agita in moto amebiforme in tutte le direzioni senza prediligerne alcuna ne’ suggerire una direzione di sviluppo o movimento. Mi preoccupa la mia predisposizione all’attesa; potrei inavvertitamente estinguermi aspettando.
Scacchi bianchi e neri sullo sfondo, un trompe-l’oeil con un oggetto in primo piano con spigoli e rotondita’ che eludono una percezione diretta ed univoca. Certe cose appaiono solo se le si coglie con la coda dell’occhio. Schegge e linee rosse e verde acqua suggeriscono false fughe prospettiche.
Visto che mi manca un oggetto pratico che assorba i miei sforzi, ho deciso di dedicarmi a un po’ di lavoro sui concetti, che fa sempre bene.
baci
3 risposte a Soffocante midweek con brio