Scusate cari, oggi quasi per caso rileggevo i vostri post e penso che ce ne siano almeno due che meritano una risposta, e la aspettano da Luglio…
Davide! Grazie della fedeltà, sono contento che tu sia a Londra. Per quanto riguarda il razzismo verso la tua consorte non mi preoccuperei più di tanto. Nel senso, il razzismo c’è per i neri i bianchi i verdi i dritti gli storti, ma con un minimo di pellaccia è possibile resistere senza tanti problemi, in Italia come altrove. Ovviamente dipende dal luogo in cui ti trovi. Londra è una metropoli e la diversità è data per scontata, eppure purtroppo anche lì gli episodi di xenofobia e intolleranza sono all’ordine del giorno. Credo che tutto l’occidente sia in una fase di polarizzazione: da un lato i diritti civili vengono portati finalmente sul tavolo di discussione e si fanno passi avanti, dall’altra forse proprio per questo le reazioni contrarie esplodono, spesso in modo violento, e si fanno sentire. Dobbiamo navigre queste acque.
Riguardo all’arrangiarsi, purtroppo è vero anche quello che dice stefania, e il senso di schifo in Italia c’è ed è palpabile se non sei proprio completamente insensibile. Il buon esempio di nuovo arriva dall’alto, e tutto il resto segue.
La chiave per far quadrare i conti oltre che per avere un minimo di soddisfazione è fare molte cose (insegnamento, libera professione, altro…). Scordiamoci i viaggi le vacanze e gli extra, almeno io sto dentro al mese preciso preciso.
Ogni tanto mi chiedo come sarebbe stato se fossi restato a Londra. Sicuramente sarei più ricco ma anche molto molto più stressato, e le estati al mare hanno il loro peso sulla bilancia. E’ questione di pesi e misure, di cosa uno reputa importante. Tutto nelle giuste proporzioni piuttosto che troppo di una cosa sola.
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