Giappone Se avessi

Habemus movil!! ma non habemus internet!!

I’m in Bejing

bhe si ho un cellulare cinese, ma non ho una connessione internet, quindi mi collego pochissimo dallo starbucks e magari incollo testi scritti da casa. Si Sono in una casa vera!! di un italiano vero!

L’approccio con i cinesi e con Pekino è stata meraviglioso. la città è carina e i tassisti guidano peggio dei napoletani, che bello!! è come sentirsi a casa!

a ogni fermata dell’autobus, c’è un uomo che fa il distribuitore di passeggeri e col megafono dice : prima si scende e poi si sale, civilizziamoci! e poi ripete ancora:

prima si scende e poi si sale, civilizziamoci! e ancora e ancora per tutta la giornata….

ma di Pekino parlerò magari a fine giornata, o domani, quando tornerò in questo posto consumista nella città comunista, dove la connessione va a tre all’ora!!

Oggi dopo Kengo Kuma e Edward Suzuki, intervisterò due architetti italiani che esercitano qui a Bejing.

a bientot

ni hao


Al levarsi le prime luci dell’alba, quando Osaka dormiva ancora e il cielo era pieno di sfumature rosa,l’airbus attraversava la città piena di ponti e grattacieli e fabbriche, per portarmi nell’aereoporto del Kansai, progettato da Renzo Piano. Stavo lasciando il Giappone e la classica sensazione strana che mi assale quando lascio un paese che non so ben classificare, mi assaliva.

Patience dei Guns’N Roses nel mio Ipod, rendeva triste l’addio al mio primo paese visitato, dove tutto, veramente tutto è andato fin troppo bene.

Arigatò gozai mas.

Giappone

Se avessi dovuto fare 10 viaggi in 10 anni, un viaggio in Giappone non l’avrei fatto, come non sarei nemmeno andata in Cina. Poi per amore all’architettura e alla storia delle grandi civiltà, per completezza in un giro intorno al mondo, vanno senz’altro inseriti questi due paesi. Così diversi, così opposti, così nemici, ma ugualmente entrambi devastati dagli occidentali.

Nel 1853 gli americani si presentano sulle coste giapponesi, imponendo al Giappone l’apertura del mercato libero e minacciando il paese di far saltare tutto con due colpi di cannone , bum bum! E loro affezionati alle tradizioni di un popolo di spade e samurai dall’onore accentuato, si piegarono davanti all’impotenza delle navi di Perry.

Allora dinanzi a tanto sgomento, per far fronte agli occidentali, c’era da occidentalizzarsi. Sotto l’impero Meiji, il Giappone comincia la sua corsa verso quello “sviluppo differente” definito oggi giorno, uno sviluppo superiore, uno sviluppo più giusto. Fatto di interessi, stress, multinazionali, guerre e McDonald’s.

In pochi anni ci copiarono di tutto, dalle stazioni ferroviarie (Tokyo = Amsterdam) ai codici penali, dalle uniformi militari alle navi da guerra. E questa corsa verso lo sviluppo alla maniera occidentale non si è mai fermata. Ed ecco che i giapponesi lavorano 12-14 ore al giorno e molti uomini, i cosiddetti salariman, vivono solo per il loro salario. Il tasso di suicidi è il più alto al mondo, la metropolitana espone gli orari nell’anden e avvisa, ci può essere un margine di ritardo. Il ritardo può essere causato alla raccolta di qualche cadavere.

Il Giappone è un paese dove la pace ha un significato forte, robusto, infatti parliamo dell’unico popolo, sottoposto all’olocausto atomico. Hiroschima e Nagasaki rase al suolo. Brutto. Da incubo, da dimenticare, ma non si può.

Il Giappone è piccolissimo, vedrai, mi aveva avvisata Kanae. E in più mettici che è pure un’isola. E’ tutto stretto, ma pulito, con attenzione verso i dettagli. Come diceva Terzani, anche se ti servono una banalissima ciotola di riso, te la decorano con una bella ciliegia rossa. Ti senti sempre in un ambiente molto accogliente.

Nel fondo i giapponesi del kimono, dello yukata, del sushi, scintoisti, pensano che una passata di vernice occidentale, non gli farà perdere l’essenza di una civiltà antica, che vogliono e a volte pretendono di mantenere….

Nonostante queste premesse, che possono sembrare accusatrici verso un nazione che si è venduta (ma forse non aveva altra scelta?), credo che i giapponesi siano un popolo straordinario. La strategia del sapersi comportare verso il prossimo, l’innata gentilezza e le radicate tradizioni di continua reverenza lo caratterizzano da sempre.

STRANEZZE

  • Non si fuma per strada, però nei bar si. Al contrario dell’Italia, in Spagna invece si fuma ovunque….esistono le zone per fumare con enormi posacenere. Da tre anni è proibito fumare per le strade perché le sigarette accese scottavano troppi bambini.
  • Nella metropolitana esiste un vagone only women, per le donne che non vogliono avere spiacevoli esperienze di mano morta.
  • Soprattutto a Tokyo non c’è un solo uomo che non sia incravattato e ingiacchettato, quando ho chiesto ad Hiro il come mai di questa cosa, lui mi ha risposto che un abbigliamento comodo allontana la concentrazione nel lavoro.
  • Anche se non c’è molto sole, moltissime giapponesi vanno in giro con l’ombrello merlettato parasole. Adesso che ci penso a proposito di merletti, gli interni dei taxi sono decorati da merletti bianchi.
  • Le donne: son tutte sull’anoressico andante, le gambe sono decisamente magre ma storte e si accaniscono a camminare sui tacchi, (spesso a spillo da 100 o giù di lì) rendendosi ridicole ( ma poi agli occhi di chi?). Ho notato che hanno tutte, delle meline perfette al posto dei seni, non so se è il tipo di reggiseno che usano, ma attraverso le magliette si notano queste due leggere protuberanze perfettamente circolari. Per notarlo io, vuol dire che è una cosa che proprio si fa notare parecchio da un occidentale. I maschietti non li ho guardati nemmeno di striscio…
  • Nei ristoranti, ogni qual volta c’è un conto pagato alla cassa, la cassiera dice ad alta voce Arigatò gozai mas e tutti i camerieri in coro lo ripetono. Se in una cena sei vicino alla cassa, con questa che urla sei finito.
  • Si inchinano, Dio mio quanto si inchinano. E poi uno per non essere da meno fa lo stesso.

ODORI e PROFUMI

  • al Sakura Hotel odore di umidità nelle stanze e profumo di pane tostato e caffè nell’ascensore arrivando al lobby.
  • Odore di incenso nei templi, forte ed intenso, a tal punto di farti entrare in dimensioni mistiche lontane dalla tua condizione di turista.
  • Profumo di verdure cotte nel brodo dei ramen.
  • Odore di pesce nelle strade di Kyoto. A ogni angolo delle strade si sente.
  • Odore del deodorante alla mela verde, disgustoso, nel bagno dell’ostello di Kyoto.

le foto saranno sul sito appena possibile connessioni permettendo.

SAPORI

  • Sushi, sushi e ancora sushi. Indimenticabile una serata con i 4 romagnoli nel sushi bar, alla stazione centrale di Kyoto, ci siamo fatti fuori 60 piattini in 4. roba da vergognarsi. Ma che buono. E la birra bonaaaaaaaaaaa!!
  • Tempura- kyosa- ramen, tutta la cucina è buonissima, ma dopo 13 giorni mangiando riso, ci si stanca un pochino.
  • Il sapore-insapore del thè verde caldo e senza zucchero, che mi hanno offerto Kengo Kuma e Edward Suzuki.
  • Biscotti di Kyoto con glassa al thè verde.

TOP FIVE TEMPLI

Esiste una tradizione giapponese che riguarda un libro delle preghiere. In ogni tempio in cui si va all’uscita per soli 300 yen chiedi ai monaci di scriverti una piccola preghiera sul libro. A me il libro lo ha regalato Hiro a Tokyo. A destra scrivono il nome della città, al centro con caratteri grandi il nome del tempio, e a sinistra la preghiera e la data. In tutti i templi in cui sono andata ho rispettato anche questo rito.

La struttura architettonica di un tempio buddista si sviluppa prevalentemente su pianta rettangolare, con grandi pilastri sui due lati lunghi. La pianta sempre sul lato longitudinale, è divisa in due parti da pannelli fatti con carta di riso e legno. Una parte ospita il Budda, i guardiani, posizionati alle estremità angolari, le figure che allontanano gli spiriti cattivi e spesso altri Budda minori alla destra e alla sinistra del Dio principale. L’altra parte longitudinale è destinata ai fedeli, che in genere si inginocchiano su pedane di legno. La decorazione generalmente abbonda con gli ori.

I templi più belli ed importanti:

  • 1- The golden papillon Rokuon-ji Temple a Kyoto
  • 2- Temple Tokon-do a Nara
  • 3- Todai-ji Temple a Nara
  • 4- Asakusa Temple a Tokyo
  • 5- Fushimi Inari area a Inari (Kyoto)
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