osaka ho conosciuto Takashi

Osaka venerdi 6

ho conosciuto Takashi su internet svariati mesi fa, cercai contatti italiani e spagnoli in skype, quando ero alla ricerca di un interprete per le interviste. Fino a un mese prima del mio arrivo Takashi non mi seppe dare la sua disponibilita per fare le interviste, perche era occupatissimo. Per l intervista a Tadao Ando nel Kansai, mi dette la mail di Tatsuo, che aveva conosciuto in Andalusia, quando entrambi vivevano li.

Attraverso Tatsuo sono arrivata a Kanae, la sua ragazza. Avrebbe fatto lei da interprete se l intervista a Tadao Ando ci fosse stata. In ogni caso fino a due giorni prima mi ha sempre scritto che quando arrivavo ad Osaka, dovevamo assolutamente vederci e che potevo contare su di lei per ogni cosa, indipendentemente dagli impegni di lavoro che potevamo avere insieme.

Da Kyoto ad Osaka si tarda mezz ora in treno, la stessa che tarda da Kanae, da casa sua alla stazione centrale, ma io non l ho avvisata, l ho chiamata direttamente dalla stazione di Osaka. Tanto pensavo, que mas da. Posso permettermi il lusso di attendere mezz ora in una stazione per un pochino di negligenza. ed eccomi li seduta per terra su due depliant accostati, con zaino e valigia e una bellissima giapponese che mi scatta una foto. ….per un momento mi ricordo dell ultima volta che sono stata seduta per terra in una stazione, a New York, Penn Station in attesa del treno per Philadelphia.

darsi appuntamento sotto la stazione centrale di Osaka, davanti ad un kiosko delle bibite e davvero tentare la fortuna. Dopo un ora, si avvicina Kanae. Due occhi neri a mandorla che mi sembrano i piu begli occhi di tutta l Asia, capelli neri liscissimi e …..menomale look molto Barcellonese. Camicia aperta sopra ad una maglietta, jeans e infradito. Grazie a l cielo, non anoressica, non slavata. del resto una che ha vissuto 2 anni in Messico non puo essere da meno….

Ci sorridiamo e ci abbracciamo, come se le nostre chat non fossero iniziate da tre mesi bensi da tre anni.

Depositiamo la valigia in stazione e andiamo a prendere un caffe per fare tempo mentre la tipa dell ostello, arrivi nell ostello appunto. che e gia strano che lei non si trovi gia nell ostello. Ci guardiamo stupite e ci facciamo distrarre dal caffe. Uno dei piu buoni, sicuramente per la compagnia. Mi sono sentita veramente felice, con le che mi chiede come si dice te quiero in italiano e mi guarda con quegli occhi cosi amichevoli…uno dei momenti piu belli qui in Giappone. Del resto dopo che Ando ha declinato il mio invito potevo pure restare a Kyoto, nella casa del grande fratello, (di questa non ho scritto ma lo faro nel riepilogo sul giappone)se sono ad Osaka e solo per vedere loro…Le spiego che Ti amo non si dice spesso, anzi si dice molto poco, solo a quello che credi sia l uomo della tua vita e ridiamo di gusto, del fatto che e una cosa che si crede spesso… e penso, cazzarola mi sono dimenticata il suono di queste 5 lettere…

usciamo dal bar, c e musica per strada, un concerto di 4 ragazzi sui 20 anni, e rock giapponese, figo!

tempo un ora e …..

Poi cominciano le rogne.

andiamo a prelevare e ben 2 banche rifiutano le mie 3 carte di credito e una quarta di debito. Panico. le dico senti se ti va di cambiarmi dei dollari, (i dollari di Oriana li chiamo io, lei mi disse di averne sempre addosso per emergenze) poi lunedi in banca te li ricambi a yen.

Prima di procedere, pero tentiamo con un altra banca ancora, e li si che la cassa automatica sgancia i nippobigliettazzi. Alleluia.

andiamo verso l ostello, un casino per trovarlo, il sistema giapponese non ha strade numerate e si basa molto sull intuito dei cittadini, per cercare i posti. Prendiamo un taxi sapendo di essere a due passi ma nemmeno il tassista si raccapezza. Finalmente si avvicina al taxi una tipa, e la proprietaria del lemmon house, il fatidico ostello, che avevo scelto solo perche vicino a casa di kanae.

Da una scala esteriore mal conciata, arriviamo al 4 piano di una torre, nessuna insegna, niente di niente ma come credeva che lo trovassimo?con poteri paranormali?

entriamo in questo buco, in cui ci sono 4 letti a castello, separati da 50 cm, un tavolo pieno di scatole di alimenti mezze aperte.

il bagno ha igienici di plastica marroni.

La ragazza parla spagnolo e dice “qui c e una ragazza ma adesso e a tokyo, questo letto e libero e qui c e charlie, mezzo americano e mezzo giapponese.”

le faccio ” scusa stai dicendo che io devo dormire qui da sola con un ragazzo?”

bhe si.

Colpo di grazia quando ho visto Charlie, canottiera, muscoli e tatuaggi. GRANDEEEEEE!

Sono le 8 di sera e io ho una testa di merda, per essere arrivata nell ennesima citta senza aver prenotato qualcosa di decente. Guardo Kanae e lei mi fa “! puoi stare da noi, dai andiamocene”

lasciamo la valigia nel miniappartamento con cesso terza generazione, che alza il coperchio da solo, televisione nella vasca da bagno e altri fatti che mo non sto a spiegare. beviamo un caffe ci “ripigliamo” un po e andiamo al famoso ristorante Ipudo a mangiare gyoza e ramen.

Sazie torniamo a casa e mentre aspettiamo Tatsuo che tornera verso l 1, ci vediamo un film. Prendo la custodia dei CD e guarda caso l unico film in spagnolo che ho portato e Harry ti presento Sally. Mitico, stasera ci vuole proprio una dose di questo film, che annovero senza ombra di dubbio, tra i miei preferiti e sogno ancora che qualcuno, prima o poi mi dica la stessa frase finale che Harry dice a Sally, prima di baciarla.

che giornata ragazzi.

Osaka sabato 7

a sorpresa, Kanae e Tatsuo hanno deciso di portarmi a vedere la chiesa di Luce, di Tadao Ando, nonostante disti 1 ora e mezza da Osaka, con due cambi di treni e un autobus. metterei volentieri una fotina, ma sono al pc di Tatsuo e se inserisco la card, non saprei destreggiarmi con i comandi giapponesi e loro due dormono!

Domani alle 9.30 ho l aereo per Pekino, altro giro altra corsa!

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