166 giorni e 11

QUALITÀ DI VITA IN EUROPA? naaaaaaaaa

dopo più di 5 mesi viaggiando, stando lontana da casa, dagli amici, dalle comodità, la stanchezza si fa sentire. A volte mi soffermo a pensare, come mai io posso dedicarmi a fare una esperienza del genere e la stragrande maggioranza delle persone che conosco, no. Se penso ai cielli stelati dell’Isola di Pasqua e dell’Australia, ai tramonti cambogiani e balinesi, alle aqcue turchesi della Thailandia e della Polinesia, se penso alle montagne del Chile e della Nuova Zelanda, si se mi rendo conto di quello che ho vissuto negli ultimi mesi, mi esplode il cuore di gioia.

Si cambia un pò senza dubbio, si impara a sviluppare la pazienza, di sicuro. Infatti solo l’Europa è un paese svelto, dinamico e spesso isterico. Negli altri paesi del mondo, tutti sono più calmi, quella calma che probabilmente in una vacanza di 15 giorni, potremmo confondere con flemma. No, non è flemma. Negli altri paesi del mondo, sia in Oriente che in sud America per esempio la gente lavora e vive con ritmi civili, con la giusta dse di relax di cui ogni cervello dovrebbe alimentarsi, per un miglior funzionamento.

E’ ovvio che da quella società occidentale, in cui sono nata e cresciuta, è difficile distaccarsi. Però almeno, posso fare una analisi critica e capire que la famosa idea, che noi occidentali abbiamo, inerente alla ” qualità di vita” è assolutamente aberrata. Lo stress è direttamente proporzionale a una percentuale di infelicità e chi vive con molto meno, come in Vietnam, Cambogia, o Argentina e Uruguay non ne è soggetto.

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