Giovedi’…quasi ci siamo

Giovedi’…quasi ci siamo, quei due agognati giorni di riposo/vita/altro per cui noi tutti schiavi viviamo si fanno piu’ vicini.

Ieri e oggi due giorni di corsa e stress totale per mettere insieme la presentazione per Middlehaven…il diagramma 3d sara’ piuttosto semplice, perche’ non c’e’ tempo e molte cose ancora non sono definite.

Descrivere il tipico processo progettuale ad Alsop e’ una cosa impossibile…

Approssimando, si potrebbe dire che invece che passare gradualmente, per scremature, dal caos all’ordine, come generalmente insegnano all’universita’ e il buon senso suggerirebbe, il Caos (c maiuscola non a caso) viene reintrodotto nel ciclo progettuale ad intervalli regolari, per assicurare la ricchezza del tutto.

Il processo di investigazione e produzione tipico dell’arte viene preso a modello per la progettazione, un cammino che si definisce e si rivela man mano che si procede… occorre sognarle piu’ che risolverle, le cose.

A me aveveno detto che ci sono dei “segni” (!?!) che rimangono, e sono degni di essere impressi sul territorio perche’ sopravvivono alle mutazioni (altre baggianate universitarie). Il perche’ un segno sia migliore di un altro e’ questione arbitraria, e in genere quando qualcuno vi smercia una cosa come Verita’ assoluta, ha sempre qualcosa da nascondere (e non roba simpatica in genere).

Non credete ad una parola di quello che vi dicono i professori, seguite il vostro istinto e la vostra intelligenza, e soprattutto divertitevi.

L’ordine come conseguenza naturale non cercata, no style no beauty, come dice il boss.

Ah, l’architettura sperimentale… croce e delizia, e a guisa del crimine, paga solo occasionalmente.

musicammm…non male il cd…(Rost Pocks- Mouse on Mars) niente di sconvolgente ma piacevole e con gusto.ok

Mollare tutto e partire…Luca, Andrea, Barbara e altri: piu’ ci pensi meno lo faresti. Per me come ho gia’ detto e’ stata una decisione impulsiva e l’improvviso crollo di una relazione. Ci vuole uno sconvolgimento, in Italia si sta bene ed abituarsi all’esilio e’ dura bimbi miei.

Un’esperienza a durata limitata e’ sempre raccomandabile comunque.

Antonio, no, di scartoffie qui non se ne vedono tante perche’ essendo uno studio grandicello c’e’ chi e’ pagato per sciropparsele… poi ci sono altri problemi che derivano dal lavorare in uno studio di un’ottantina di persone, ma di quello ad un’altra volta.

Paola, congrats per il Leonardo, per la stanza vedi su www.loot.com, che e’ la fonte che tutti usano, o sul Capital Flatshare che esce sulla Guide del Guardian ogni sabato. Scrivimi comunque quando sei da queste parti.

Raffaella, il domani e’ (purtroppo e/o fortunatamente) gia’ oggi…

A bientot.

secchionecuore

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