giusto una buonanotte prima

giusto una buonanotte prima del letto… attenti a Luca che morde (pero’ ha dei bei dentini scintillanti). Weekend cosa sarei senza di te e gli stravizi notturni. In giro per Holborn fino alle 4 di mattina con Andy e le svedesi, partiti per andare in un posto finiti in un altro, un members club piuttosto affettato frequentato da giovani di buona famiglia e poca fantasia-unica nota piacevole l’artista che esponeva con cui ho fatto amicizia, questi disegni molto intensi come disegni di bambini irrequieti e disturbati, e quadri fatti tutti di mollette da panni di legno, ognuna con una figurina di donna. Entro nella sala dove era stato il vernissage, presumo, (avanzi di buffet e bicchieri vuoti) e questa ragazza carina con gli occhi dal trucco nero pesante mi chiede una sigaretta. “mi spiace, non fumo”. Commenti scherzosi come si usa. Io guardo i quadri, in particolare una scultura di donna in papier-mache con occhi bistrati di nero e nastri colorati. Mi chiede “ti piace?” Io gli dico si’, mi volto, la guardo di nuovo ed e’ lei. “Ma li hai fatti tu?”. Ovviamente si’. L’amico bell’accessorio non si avvicina ma le chiede cosa ho detto pronto a sganasciarsi ai miei commenti cafoni. Invece vengono fuori un sacco di cose interessanti, fra cui che io sono un architetto (non che non possa fare commenti cafoni per quel motivo ma in qualche modo la cosa ispira fiducia), che lei divideva lo studio con Nathaniel, artista che lavora da Alsop, che ha studiato con Giuseppe Penone a Londra e che verra’ a farci visita allo studio e pranziamo insieme che la sua nonna abita a Battersea. Scappa via tipo Cenerentola perche’ deve prendere un aereo la mattina alle 5.

Poi il locale inutilmente chiude. Ci incamminiamo per lo Strand e dopo un po’ di indecisioni e un party ad Angel senza speranza torniamo a casa di Andy a finire gli avanzi della torta di compleanno con la panna montata, banane e rabarbaro e a scolarci il vino avanzato fino alle 5 e mezza.

Finisce che dormo sul futon nel soggiorno perche’ il pensiero di avventurarmi fino a Brixton (the other end of the world) e’ come una martellata in fronte.

Stamani alle 11e mezza prima di andarmene faccio un regalino ai piccioncini collassati e lavo tutti i piatti. Che adorabile.

Vado a letto perche’ mi si stanno decomponendo le retine.

L O V Efiore

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