mmm… coffee time. Meditazione

caffèmmm… coffee time.

Meditazione indotta dallla caffeina, urge. Altra salva di deliri da parte del sottoscritto. Ma ve li bevete? Mah, io esterno comunque, e mi bevo il mio caffe’.

A volte la noia mi strangola e mi uccide, poi uno sforzo collaborativo dissipa le nubi e, oops! tutt’ad un tratto ho un futuro come designer/architetto/whatever, le cose hanno un verso ed una ragione e il mio farmi il culo quadrato su questa sedia vitra di fronte al monitor 21″ sembra portare frutti. Credo comunque che liberarsi dalla scrivania sia un dovere.

Penso spesso a spostarmi, andare in un altro posto, New York, Milano, Parigi… ma poi mi chiedo perche’ quando in realta’ e’ una questione di retrogusto piu’ che di sapore (fragola, cioccolato o stracciatella?). Le grandi citta’ offrono il solito magma multiculturale/multietnico a diversi gradi di intensita’ e purezza. Sfumature, caratteri… Le opportunita’ si schiudono solo dopo alcuni anni di presenza sul campo, in genere. E ora sono qui, e alcune cose sono, se non facili, facilitate dalla mia conoscenza del campo, per cui resto. Chi lascia la via vecchia per quella nuova sa quel che perde ma non sa quello che trova. E du’ova…

Mi domando a cosa stia pensando la signora di mezza eta’ seduta ad uno dei tavolini del caffe’ del Guggenheim (sono sicuro che ce n’e’ una in questo momento). O anche il mio vicino di scrivania, o le ragazze in pausa pranzo con gli occhiali da sole a lenti sfumate a passeggio su King’s Road, o la commessa di Marks and Spencer che mi ha fatto il resto a £10.

Prove di fuga continue, pronti al grande balzo… via!

fiore

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *