Heyy… grazie grazie grazie

Heyy… grazie grazie grazie per la posta, you make my day people!sorriso

Capisco lo stato di confusione, rimpianto, soddisfazione e vita che scorre. Io sono ancora qui dopo tutto perche’ riesco ad affrontare la confusione e la soddisfazione, ma non penso che mi perdonerei il rimpianto dopo essermene andato. E qualunque professione penso che in certi momenti porti a dire a se stesso “ma chi me l’ha fatto fare?”, fa parte della natura delle cose. Oramai io non me lo dico piu’; invece penso “avrei potuto fare di peggio in effetti”. Capisco che uno voglia lavorare dove si sente felice… e’ una scelta esistenziale che suona giusta e retta e buona, ma forse (esprime serio dubbio, non probabilita’) io sono felice solo quando faccio cose che mi piacciono, e animato da spirito missionario sopporto villanie di genti barbare e inclemenze meteorologiche per l’amor sacro dell’ars construendi (si’,vabbe’, mo’ ci credo pure io…). I soldi sono relativi, se li guadagni ma non hai il tempo per spenderli che te ne fai?

Inoltre con quello che costa la vita quaggiu’ (anche in termini di stress) un salario che in Italia suona da favola qui basta a malapena per una vita decente. Londra non e’ per sempre (come se qualcosa lo fosse), ma per ora funziona e ho penato troppo per mollare tutto adesso, se mi spiego.

Stella, mi fai sentire homesick a 1000, anche se poi ripensandoci bene in 12 anni di vita a Firenze di tramonti sull’Arno ne avro’ visti forse 2, in motorino scendendo dal piazzale…

Per cui evitero’ di farmi catturare dalla memoria bastarda che, come sempre fa’, trattiene solo le cose belle e buone.

A bientot piccioncinifiore

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