B’jour a tous… La

B’jour a tous…caffè

La prerogativa spiccata degli architetti, oltre che degli scrittori, e’ quella di inventare realta’ parallele. Il messaggio di Luca, oltre che questo blog, ne e’ la prova. La realta’ di ognuno e’ modellata dai sogni, in modo graduale con qualche scossone e imprevisto ogni tanto. Vi assicuro che io non vivo in una realta’ parallela di eterni giuochi di bimbi e immortali schizzi su tovaglioli del Carlton Hotel che finiscono a Sotheby’s. Anch’io prendo le mie mazzate quotidiane, e le delusioni ci sono. Forse sono solo piu’ idealista di quanto io stesso pensi, e sono in grado di tollerare attentati al mio diritto di formare la mia vita intorno a quello che mi piace solo entro un certo limite.

Inutile autoflagellarsi e recitare il mea culpa, ognuno nasce con almeno qualche virtu’ o facilitazione; la capacita’ di saperli utilizzare e’ una cosa molto personale e indipendente da quello che si ha, sia in senso di talento che di basi economiche. Sono comunque d’accordo che l’Italia, sempre piu’ italietta, non offra al momento le condizioni favorevoli all’iniziativa personale. Peccato, non e’ sempre stato cosi’. Alcune realta’ del design e dell’architettura italiane sono fondamentali e imprescindibili… purtroppo rimangono storia.

Bisognerebbe che qualcuno si chiedesse perche’. E’ che l’onesto esame di coscienza non e’ una cosa molto di moda al momento, dal bell’esempio di mr. Prime Minister in poi, per cui non nutro grosse speranze.

Comunque qualcosa di giusto alla fine si finisce per farlo, anche solo per errore.

Luca non ti deprimere please.

xcuore

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