…evening everybody. Guido, ancora

luna…evening everybody.

Guido, ancora con qualche sussulto e come parlando una lingua straniera poco conosciuta; all’inizio e’ faticoso, ti fa venire il mal di testa perche’ devi fare 5 o 6 cose contemporaneamente. Comunque vado, con prudenza e piano perche’ ho il terrore sacro di quei quintali di metallo plastica schiume espanse che viaggiano intorno a me, paura di buttarli addosso a qualcun altro che fanno male.

Per il resto, una noia profonda: c’e’ proprio qualcosa fra me e l’italia di provincia che non quaglia… come tentare di incastrare un chiodo quadrato in un buco tondo, non esiste un compromesso possibile che porti alla reciproca soddisfazione, c’e’ poco da fare.

Mi scuso se vi tedio con questi mugugni; in realta’ sto tentando di inventarmi una via d’uscita anche solo mentale da questo parcheggio in cui mi sono auto-piazzato. L’unico pensiero con un qualche barlume di intelligenza che mi sia balenato negli ultimi giorni, l’unico meme di una qualche rilevanza: l’italia e’ una nazione da solo 150 anni, un popolo abituato a subire dominazioni di tutti i tipi, l’unica cosa in grado di dargli un’identita’: la burocrazia ereditata dai Borboni. Perche’ preoccuparsi di snellire le leggi quando si possono far proliferare in piena contraddizione, con gran soddisfazione dei legulei azzeccagarbugli? Perche’ rinunciare al piacere di inventare mille regole assurde scritte sui cartelli che sfidano il piu’ elementare buonsenso? E rinunciare cosi’ all’ulteriore piacere, raddoppiato e moltiplicato, sensuale e colpevole in modo compiaciuto, dato dal quotidiano farsene beffe? E che siamo matti? Perche’ credere anche solo per un momento che forse uno che rischia la galera per le sue collusioni mafiose e la sua disonesta’ negli affari forse non e’ l’uomo migliore da mettere a capo del governo?

Ma non tocchiamo questi tasti, scivoliamo sulla superficie delle cose… i raggi del sole tiepido scaldano la faccia, l’odore di caffe’ si diffonde per l’aria. Non esiste niente altro. Mi viene in mente FreakAntoni quando dice:” Ma cosa ti vuoi aspettare da un paese che ha la forma di una scarpa?”

A nome anche di Giulia (oltre che mio, che vorrei ben sapere dove sono finiti tutti i post arretrati), potrebbe la gentile e solerte nonche’ fiorita redazione risolvere quel problema dell”identificativo inesistente”?

Baci

fiore

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