Salute… mentre la prima

Salute… mentre la prima arietta primaverile si fa sentire, io mi agito sempre in mezzo agli stessi problemi. La casa in primo luogo. Senza quella tutto il resto dei progetti e delle iniziative crolla come un castello di carte.

Confesso che sono allo stremo di energie e sopportazione: e’ un lento lavoro di lima e attesa che mi sta facendo secco.

Il mio correre in giro a destra e a manca di stasera e’ stato (come previsto) una perdita di tempo; le cose non reagiscono piu’ di tanto, anzi oppongono tutta la stolida inerzia di cui sono capaci. Per oliarle ci vorrebbero quantita’ irrealistiche di quattrini a bordate mensili che io non mi posso permettere, facendo un lavoro che soddisfi anche la mia coscienza e non sia solo un vestito non mio, una cosa come quella di mio padre che quando e’ andato in pensione a 60 anni (non un giorno di piu’) mi ha confessato di avere sempre odiato il suo lavoro, sin da quando ha iniziato a diciott’anni.

E il bello e’ che io non posso fare altro che continuare a fare quello che faccio: mi muovo verso cio’ che mi attrae e mi propone un futuro, rifuggo da cio’ che mi sembra morto e senza via d’uscita, causandomi solo problemi e frustrazione.

Al momento Firenze mi si presenta molto ambiguamente con entrambe queste caratteristiche. Da un lato la citta’ paciosa e tranquilla, a misura d’uomo, dall’altro la macchina infernale in stile riadattata per mungere soldi agli americani. Non so se credere alle promesse o no. Intimamente, qualcosa non mi convince. Tanto piu’ in questi tempi di elezioni, in cui le promesse si sprecano.

Comunque prima di mollare voglio almeno dare al ferro una bella battuta, che poi non possa rimproverarmi di non averci dato dentro abbastanza.

Buonanotte a tout le monde

lunastella

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