L’assurdita’ di tutti quei

L’assurdita’ di tutti quei macchinoni prigionieri del traffico… non mi ricordavo Firenze cosi’ congestionata. La sera devo scendere dal bus tre fermate prima perche’ la strada e’ completamente bloccata. Gia’ due sere di fila tento di andare in piscina ma dopo una mezzora di vana attesa alla fermata rinuncio. E mi fanno ridere gli automobilisti che suonano al semaforo rosso e che si mettono di traverso bloccando anche la carreggiata opposta mentre parlano al telefonino…

Ancora pochi giorni a questo indirizzo, poi mi trasferisco in villa. Vecchie conoscenze, case ancora piu’ vecchie e alquanto decadenti con gatti e giardinetto pranzabile. Potrebbe essere piacevole, appena fuori dal casino, alle porte della citta’ ma in un settore conveniente che mi permettera’ di andare a lavorare senza dover attraversare il centro.

Ho deciso di comprare una bici. Meglio del motorino, piu’ agile e almeno mi muovo un po’. Necessitero’ di mascherina con filtro e casco, anche se qui nessuno ne fa uso.

Sempre e comunque col dubbio aleggiante in the back of my mind… Verra’ anche il tempo di ripartire, forse.

caffècuore

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