E cosi’ ho paura

Ah, che bello che il blog funziona anche come luogo di incontro! Rosy e Cristina, propongo di incontrarci appena torno a London, verso l’inizio di novembre.
Bene, qui cosa succede, a parte la mia latitanza dal blog causa mancanza di connessione a casa e non frequentazione dello studio di amici che mi ospita e per cui faccio un po’ di lavoro senza sforzarmi troppo.
Succede molto poco, e succede anche molto lentamente. La settimana a Londra al confronto è densa quanto un mese, lavorativamente intendo.
Cinque colloqui in una settimana, due trattative con studi ancora in corso e altre proposte che continuano ad arrivare dalle agenzie, principalmente da Adrem (www.adrem.uk.com).
In qualche modo entrare in contatto diretto con gli studi è meglio perchè hai le redini in mano e a volte le agenzie ti fanno perdere un sacco di tempo perchè cercano di piazzarti in posizioni che a te tutto sommato non interessano se non per il brutale quattrino, comunque è un esercizio interessante anche solo averci a che fare perchè ti costringe a mettere a fuoco esattamente quello che vuoi dal tuo prossimo lavoro, a che stadio di evoluzione ti trovi nella tua carriera professionale e stimolano anche considerazioni generali su cosa ti aspetti dal tuo lavoro (se casomai non ci avessi mai pensato).
Ho un’ultimo colloquio a Roma lunedì e poi posso dire di aver sparato tutte le mie cartucce in Italia. Il che vuol dire che o mi rassegno a questa vita e mi ci assesto dentro e la smetto di agitarmi avanti e indietro per l’Italia e l’europa, o risalto la manica e mi trattengo un altro po’ in terra d’Albione, vincendo il terrore dell’isolamento e della solitudine e facendo quello che so e che devo.
Segue training autogeno con opera di autoconvincimento.
fiore

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