Due

Il primo colloquio non si scorda mai…

…è come il primo bacio ?!

Durata- 1 ora
Luogo -ROTTERDAM
Data -3 Maggio 2005
Paura – tanta!
Lingua – INGLESE

…mha! dipende dai punti di vista…

Ho all’attivo pochi colloqui perché appartengo a quella categoria (che ora critico) di persone che durante gli studi ha lavorato pochissimo o per niente…SBAGLIATISSIMO SBAGLIATISSIMO! Il fatto di aver affrontato poche situazioni del genere si ripercuote sui colloqui che ora faccio…sono ancora troppo impacciata! Cmq il mio PRIMO colloquio non è andato poi così male dato che è stato in INGLESE, l’ho fatto in OLANDA a ROTTERDAM affrontando per la prima volta da sola un viaggio in aereo, in un paese dove prima di allora non c’ero mai stata ed in una lingua che due anni fa masticavo ma non benissimo…
Ricordo ancora…la strizza! Ricordo ancora che la sera prima ero sulla OSTELLO-BARCA (si perché dato il periodo avevo trovato posto soltanto in un ostello su una bagnarola…un buco di stanza – loculo- da dividere con due tedesche sempre ubriache!) a ripetere le cose che avrei potuto dire … ripetevo vocabolario di inglese alla mano…tutti i termini più complicati che mi potevano venire in mente…
Ricordo anche tutto il tragitto Ostello-Ufficio quasi come fosse ieri e ricordo le cose che pensavo mentre attraversavo il ponte che mi portava nel luogo che poi sarebbe diventato per 24 settimane la mia seconda casa…in DUNANTSTRAAT 4….il Drost & Van Veen architecten bureau ya ya ya!

Entrata in qualche modo nell’ufficio dopo essermi fatta capire al citofono(non so ancora come)…sono stata portata in una stanza con un enorme tavolone rosso smaltato che la riempiva completamente…e con un the in mano aspettavo chi mi avrebbe fatto il colloquio. Ed ecco che mentre sorseggiavo e pensavo – mmm che figo sto posto! – entra nella stanza un uomo basso e bruno, quasi pelato, tutto vestito di nero e dall’andatura un po’ danzante (dondolava) : “Hi i’m Mr. Jos”. Al primo impatto una persona molto seria e fredda…ma col tempo poi si è dimostrato mooolto lontano dai tipici canoni inquadrati olandesi.

Cmq per farla breve il mio colloquio è stato parecchio stancante…sudavo sudavo sudavo…parlavo parlavo parlavo…ero agitata e parlavo soltanto io…per un’ora…con pochissime interruzioni. Jos , portfolio alla mano, mi aveva fatto descrivere per un’ora TUTTI i progetti che avevo messo su quel diamine di portfolio…alle volte…mi chiedevo anche se davvero mi stava ascoltando o se magari stava pensando ad altro (alla mia camicia rossa e sudata?!)mentre io creavo favole assurde su progetti dei quali nemmeno ricordavo quasi più l’esistenza…- tanto lui che ne poteva sapere! –
Cmq Jos…alla fine da grande str… invece di dirmi subito – ok vieni a lavorare da noi – ricordo mi fece andar via e tornare in italia…dicendo.. “ti faremo sapere!” NOOOOO quella fraseeee NOOO.
Così dopo tre giorni in quella città così strana (poi vi dirò perché)…tornavo a Roma…con l’interrogativo – ma mi avranno presa?-

Tutto ciò ora per dire soltanto che tra qualche ora dovrò affrontare il mio secondo colloquio in inglese…questa volta però per una cosa…che …incrociamo le dita…forse mi porterà per qualche giorno in SudAfrica….incrociate le dita per me!
Vi faremo sapere

See u
Gx

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