Cose che mi mancano di Londra:
- Il Guardian e i suoi supplementi;
- Le discussioni senza morali preordinate;
- La fiducia nell’azienda;
- La busta paga a fine mese;
- Banche gratis
- La mia osteopata di origini palestinesi, il sensei di aikido, l’insegnante di yoga
- Ok, una religione di Stato c’e’ sempre ma ha una presenza molto discreta.
- Alcune strade in cui passavo e mi sentivo al sicuro anche se non mi sarei mai potuto permettere di abitarvi;
- La disciplina che mi imponevo con misura e senza sforzo;
- La sensazione che la contemporaneita’ esiste e non e’ una cosa che si trasmette in televisione o succede a qualcun altro da qualche altra parte
- La garanzia indiscussa che i politici sono responsabili in prima persona delle proprie azioni come tutti gli altri e sono capaci di dimettersi se necessario
- Pensare in Inglese
- Risolvere le cose banali per telefono o via email
Cose di cui non potevo piu’ fare a meno:
- Il calore e l’ospitalita’ naturale e spontanea delle persone;
- Il colore e la profondita’ del cielo
- La certezza che all’inverno segue l’estate
- I carciofi, la bietola, i gobbi, la frutta che ha sapore non di acqua sporca;
- Girare per la strada senza troppa fretta se si vuole, e senza paura.
- Avere caldo, ogni tanto, e non perche’ sono rimasto bloccato in un treno sottoterra
- Parlare con gente che sa come si fanno le cose e ama spiegartelo
- La salute
- I begli occhi di cisco
- Qualcosa che non si paga e non occorre comprare
- Le donne che si sanno vestire muovere e hanno personalita’ anche da non ubriache
- Parlare in italiano
- Stare in un posto senza pensare gia’ a quando te ne devi andare
Non e’ italia vs. uk, sono cose che succedono indipendentemente da dove uno si trova ma in alcuni posti sono rese ridicolmente difficili dalle circostanze e ci vogliono degli sforzi sovrumani.
Della posta che dire? Mah… Imbarazzante. Il fatto che la gente prima lanci insulti poi si copra il capino di cenere mi lascia interdetto. Non so con chi ce l’ha quello la’, mi ha preso per qualcun altro. Dice, forse per una parte di se’ che detesta. Forse una nuova strategia di terrorismo suicida nei luoghi pubblici virtuali? Gente che si copre di merda da sola nei post dei blog seminando sconcerto… nuove frontiere della jihad da trance schizoide dell’architetto frustrato.
Orpo!
Discussion Topic:
L’idea di boicottare israele attraverso l’architettura e’ comunque un po’ balzana; in realta’ basterebbe che gli stati uniti la smettessero di armarli e finanziarli, e intanto sarebbe opportuno oltreche’ dignitoso che il governo inglese la smettesse di baciare loro il culo. Il Sir Foster potrebbe forse intervenire in tal senso, per esempio, visto che ha le mani in pasta.
Per quanto riguarda l’architettura bisognerebbe cercare di evitare di costruire altri muri, che poi ci vogliono decenni prima di poterli smantellare e lasciano dei brutti segni sull’anima delle persone. Ma d’altronde che fare quando la situazione e’ in mano a psicopatici e totalmente fuori controllo? Mi prenda un colpo se lo so.
Salviamo il salvabile.
Peace, yo!
13 risposte a Cose che mi mancano di Londra