Venezia work in progress

Continuano le sperimentazioni a Venezia. Dopo interventi del calibro della Punta della Dogana e del ponte di Calatrava, adesso è la volta del Fontego dei Tedeschi sul Canal Grande.

Per chi non conoscesse bene Venezia, il “Fontego” nasce come magazzino, nasce infatti dalla necessità commerciale dello stoccaggio delle merci nel periodo in cui Venezia commerciava col mondo. In questo particolare fontego appunto, venivano immagazzinate le merci  dei cittadini tedeschi che qui commerciavano. Si tratta di un bel palazzo sul canal grande, col suo ingresso acqueo, ma visto da vicino purtroppo si nota tutto il suo degrado. Eh si! Perchè il fontego è stato sede delle Poste per tanti anni, e quindi, essendo una proprietà comunale, è stato lasciato andare. Passandoci vicino, si notavano infatti vetri rotti, graffiti e sporcizia.

Ma ora le cose sono cambiate! Sono infatti intervenuti i Benetton, si, quelli dei maglioni, che, con un versamento di sei milioni di euro hanno rilevato l’intero palazzo e hanno dato il tutto in mano a Rem Koolhaas perchè ne tiri fuori un centro commerciale e culturale di altissimo livello.

Koolhaas ha già presentato un preliminare a Cà Farsetti, e, nonostante alcune inevitabili polemiche, sembra che i veneziani lo abbiano accolto bene.

 D’altro canto, Venezia è nata nel corso dei secoli e proprio le sue continue modifiche di stili e di architetture l’anno resa unica. Io penso che sia giusto che anche noi lasciamo l’impronta del nostro tempo nella sua trama urbana.

 

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