Hello boys+girls Il giovedi’…

Hello boys+girlssorriso

Il giovedi’… che dire? Va bene, fa quello che deve fare: la speranza del weekend si fa tangibile e reale.

Lavoro, sto a fare i conti della massaia per vedere se riesco a far rientrare il Padiglione Interbuild nel budget (ha la tendenza a uscire, il monello).

Vita, ho scoperto un nuovo corso di Yoga a Chelsea che vale. Un pochino piu’ caro di quello allo Sports Centre (£7), ma migliore: almeno l’ambiente e’ riscaldato come si deve (allo S.C. si abbaia dal freddo).

Il martedi’ e’ in una chiesa metodista su King’s Rd. L’insegnante Kay, e’ stupenda: una signora di una certa eta’ piccina piccio’ molto new age e affabile che ti chiama per nome e allestisce lo spazio con luci gialle da lavori stradali , fiori e ombrelli diffusori rossi. Mi sta bene, direi. Anche i suoi deliri su teorie del transito e prati in fiore non sono male; durante il rilassamento finale, gira fra la gente con un microscopico stereo portatile con una musica tipo ORB nel periodo ambient, con uccellini cinguettanti, ruscelli e arpe birmane (senza gli irriverenti campionamenti di Chris Morris pero’… peccato). Fatto sta che la signora sa il fatto suo: martedi’ sera ero cotto a puntino, morbido come un panetto di burro ben mantecato, e gli addominali hanno lavorato ben bene, prova l’indolenzimento generale del giorno successivo. Per cui stasera ci torno; posto diverso, una scuola elementare su Flood St., sempre a Chelsea.


Al compleanno di Hilpi sabato scorso ho conosciuto una ragazza che a tempo perso aiuta nell’organizzazione della famosa Friday Night Skate.

Immaginate una fila di circa 200 persone tutte su pattini in linea che viaggia in mezzo alla strada, accompagnata da un sound system montato sul portapacchi di una bicicletta: un’esperienza fantastica. L’organizzazione funziona cosi’: gli eroici “marshalls”, organizzatori, scelgono un percorso per le strade di Londra, diverso ogni settimana ma con punto di partenza sempre a Hyde Park Corner, Venerdi’ 8pm. I percorsi vengono scelti e variati con in mente l’amenita’ dei luoghi e la qualita’ del sottofondo stradale. Quindi viene faxata a tutte le stazioni di Polizia sul percorso il tracciato completo. Vige la legge del silenzio-assenso, coadiuvata da una legge inglese che stabilisce che i pattinatori devono viaggiare sulla sede stradale e non sui marciapiedi.

Durante l’evento i Marshalls pattinano in testa, fermando il traffico su una delle corsie per permettere ai pattinatori di scorrere. Doris mi diceva che sta prendendosi una vacanza dal marshalling perche’ si era stufata di prendere insulti dai tassisti. Anche se la grande maggioranza degli automobilisti collabora e anzi saluta festosa i pattinatori, c’e’ sempre il tassista stressato che si fa prendere dal travaso di bile e te la rovescia addosso. Poi pattinando uno non si accorge di nulla, e si gode solo il lato spassoso…

La cosa e’ completamente aperta e gratuita a pattinatori di ogni abilita’; chiaro pero’ che occorre essere almeno in grado di andare, e ognuno e’ presente a proprio rischio e pericolo: tutto quello che l’organizzazione po’ fare per te se cadi malamente e’ chiamare un ambulanza.

Sono stato una volta l’anno scorso, a quella del Mercoledi’ (stessa ricetta, diverso gruppo organizzatore) ed e’ stato fantastico.

Sono in fregola totale e muoio dalla voglia di andare, i miei K2 Cirrus stanno prendendo la polvere nell’armadio da troppo tempo. Il problema e’ che una collega italiana dello studio inaugura la sua prima mostra fotografica proprio venerdi sera…

Vedremo, ora che la primavera si avvicina le opportunita’ si moltiplicano.

cuore

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