Dove non importa

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Il primo giorno di agosto, le località di mare vengono prese d’assalto da arrivi e partenze, per cui tutte le strade sono intasate, bloccate, affollate di auto coi bauli aperti che caricano o scaricano. In questo marasma ci siamo dibattuti per i nostri giri quotidiani e, circa a mezzogiorno, sul cavalcavia d’uscita da Chioggia, si è verificato uno di quei momenti che io definisco “incroci di sensazioni”.

Stavo passando proprio per di lì, il traffico era rallentato e si andava piano. Il mio ipod collegato all’impianto della macchina stava suonando in random e, proprio finchè Vinicio Capossela cantava :

“Ahi, permette signorina 
sono il re della cantina
vampiro nella vigna 
sottrattor nella cucina 
son monarca e son bohemien 
se questa è la miseria 
mi ci tuffo 
con dignità da re”

Mi accorgo di due ragazzi sul bordo della strada, zaini per terra, sotto il sole, pollice in fuori e un cartello che diceva DOVE NON IMPORTA.

Bè, se anni e anni di saggi insegnamenti di mamma nonna e zia, non mi avessero inculcato nel cervello che non si danno passaggi agli sconosciuti, mi sarei fermata e li avrei caricati, solo per chiedere loro che sapore avesse la libertà di poter andare in qualsiasi posto.

Credo che nella vita sia una delle più belle sensazioni, e credo anche, con mio rammarico, di non averla mai provata, incastrati come siamo in un mondo di regole, problemi e convenzioni sociali, ma credo anche che non sia una libertà per tutti.

Come il canarino in gabbia non sa volare o sopravvivere fuori da solo, anche noi forse siamo un po’ così, e poter dire DOVE NON IMPORTA per una vacanza, è come camminare sotto la neve sapendo di poter rientrare in casa in qualsiasi momento, è come avere un paracadute, che in qualunque momento del nostro volo verso il non importa, ci conduce comunque a terra, alla sicurezza delle nostre vite, delle nostre regole.

Certo mi ha colpito, complice anche il ritmo da sagra paesana e festa cubana della canzone di Capossela, che a Fabio non piace ma che io trovo molto poeta del nostro tempo.

Vi lascio proprio con questa colonna sonora, ascoltatela se vi va e, sempre se vi va, leggetevi il testo. Merita.

Soundtrack: Che coss’è l’amor – Vinicio Capossela

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2 risposte a Dove non importa

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